Paracadutista morto al lago di Bolsena, i colleghi: “Vola in cielo, ti ricorderemo sempre”
"Ti ricorderemo sempre Vincenzo". È il messaggio dei colleghi del paracadutista della Folgore, morto a quarantacinque anni nel Lago di Bolsena durante un'esercitazione. È deceduto martedì scorso 22 ottobre, sparito sott'acqua dopo un lancio dall'elicottero per simulare un salvataggio in acqua davanti alle rive di Capodimonte, in provincia di Viterbo. Il suo corpo è stato poi ritrovato nelle ore succesive. La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente, la comunità si è stretta intorno alla famiglia, in attesa che vengano celebrati i funerali, per dargli l'ultimo saluto.
Sono tantissimi i messaggi di cordoglio, stima e affetto rivolti ad Aiello, arrivati alla famiglia. "Chi sceglie di intraprendere la carriera militare sa che purtroppo deve fare i conti con un’alta percentuale di rischio, sia sul campo di battaglia che durante la preparazione alla battaglia stessa" scrivono, ricordando la sua dedizione al lavoro. "Profondo dolore per la tragica scomparsa del sergente maggiore aiutante Vincenzo Aiello. Il suo impegno e la sua dedizione sono stati un esempio di grande valore per tutti. Il suo sacrificio e il suo servizio non saranno mai dimenticati". Sulla vicenda il pubblico ministero della Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo contro ignoti, per fare chiarezza sulla dinamica dell'accaduto. La salma del militare è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Vincenzo Aiello aveva quarantacinque anni ed era originario di Catanzaro. Martedì scorso ha partecipato ad un'esercitazione militare a Capodimonte, ma dopo il lancio col paracadute è finito sott'acqua e non è più riemerso. A recuperne il cadavere sono stati i vigili del fuoco, che hanno scandagliato il fondale. Alle ricerche hanno partecipato anche i militari dell'Esercito e i carabinieri. La speranza, purtroppo infranta, era di ritrovarlo vivo.